;

Descrizione:
In una lettera da Ravenna del 20 marzo 1820, Byron presenta a John Murray la sua traduzione in terza rima dell’episodio di Francesca da Rimini, eseguita 'line for line, and rhyme for rhyme'. Successivamente definita dal poeta  come 'the cream of translations', la traduzione è, nelle parole dello stesso Byron, una 'literal translation, word for word (versed like the original)' (lettera a Murray del 23 marzo 1820). 
Paget Toynbee giudica questa 'performance' piuttosto deludente e definisce Percy B. Shelley  'immeasurably superior to Byron' come traduttore di Dante (Toynbee i 1909: xliii; xlv).

LETTERE

20 marzo 1820 a John Murray 

23 marzo 1820 a John Murray  



Francesca of Rimini, Byron (traduzione di Inferno vv. 97–142)

Bibliografia:
TOYNBEE P., 1909. Dante in English Literature: From Chaucer to Cary, 2 vols., London: Methuen. 

Autore: Silvia Riccardi

Paolo e Francesca, Gustave Doré, litografia, 1890. Illustrazione al Canto v dell'Inferno.