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Descrizione: Se Polidoro Virgilio non aveva nascosto una certa ammirazione per il coraggio e le gesta di Giovanna d’Arco, Edward Hall, che pure fa della sua Anglica Historia la principale fonte per la sua Chronicle, sostituisce al linguaggio moderato dello storico italiano toni e giudizi più in linea con le tendenze anti-cattoliche del tempo. Egli giustifica inoltre la sua lunga digressione sulla storia della Pulzella con il fatto che “some of the French auchtors, and especially John Buchet, of it writhet to muche” (Hall’s Chronicle, 1809.p. 147). Hall attinge ampiamente dagli autori francesi e, più in particolare, dal borgognone Enguerrand de Monstrelet: come per lui, infatti, Giovanna è una rozza cameriera d’osteria, abituata a svolgere mansioni tutt’altro che femminili; ma anche se non sembra voler mettere in dubbio la sua verginità, Hall precisa che alcuni scrittori la attribuiscono ad un voto di castità, mentre altri alla sua “foule face”, (Ibid., p. 148), tanto che nessun uomo avrebbe mai potuto desiderarla.
Le sue invettive proseguono con il racconto dell’arrivo di Giovanna a Chinon: Robert de Baudricourt la invia “as a monster” dal Delfino dopo aver creduto alle sue visioni e ai suoi racconti blasfemi e inverosimili, che riescono a persuadere anche i dotti prelati che in seguito ebbero modo di interrogarla. Hall ripropone in breve gli episodi miracolosi del riconoscimento di Carlo e del ritrovamento della spada, sottolineando che alla fine la Pulzella venne non soltanto onorata come una santa, ma anche messa a capo dell’esercito con il quale si dirige poi verso la città assediata. La cronaca, tuttavia, prosegue con il resoconto delle battaglie tra i due eserciti contendenti senza attribuire a Giovanna un ruolo particolarmente decisivo: sono i soldati i veri protagonisti delle campagne militari insieme ai loro rispettivi capitani, e i successi conseguiti dai francesi vengono attribuiti alla negligenza delle truppe britanniche, alla mancanza di viveri e munizioni o a dei meri colpi di fortuna. In nessun caso, invece, viene riconosciuto a Giovanna il merito delle vittorie degli Armagnacchi: la Pulzella non viene citata né durante l’assalto a Saint-Loup né durante la levata dell’assedio di Orléans, e neppure durante gli scontri a Jargeau, Beaugency e Patay, che pure si risolvono in modo favorevole per i francesi. È il principe Carlo, infine, a decidere di partire alla volta di Reims, con l’intento di essere finalmente incoronato nella cattedrale della città secondo l’antica usanza dei suoi predecessori. Giovanna non risulta nemmeno in mezzo ai nobili francesi presenti alla cerimonia dell’incoronazione, ma viene ricordata come “deuilishe wytche” e “sathanicall enchaunterese” (Ibid., p. 151), nel momento in cui la cronaca riassume le dure parole espresse da Bedford nella lettera indirizzata a Carlo il 7 agosto 1429.
La narrazione dell’ottavo anno del regno di Re Enrico VI inizia con l’incoronazione a Westminster e prosegue con i negoziati intrapresi da Carlo con il duca di Borgogna e le trattative di Bedford in Normandia; segue poi l’assedio di Parigi, durante il quale la Pulzella compare ora nelle vesti di “sorceresse” (Ibid., p. 154) del duca d’Alençon e della “greate goddesse” (Ibid., p. 155) dei francesi, che però viene ferita e gettata nel fossato che circonda la città, dal quale viene fatta uscire completamente ricoperta di fango ed escrementi. La campagna militare a Compiègne chiude la carriera di Giovanna d’Arco, catturata e poi inviata dal duca di Bedford a Rouen, dove fu processata e bruciata sul rogo. È a questo punto che Hall esprime il suo sdegno per la Francia e per Carlo, il quale non ha esitato a macchiare il suo onore servendosi dell’aiuto di una contadina, di una cameriera d’osteria dalla dubbia moralità. Esprime invece piena fiducia nel verdetto del processo, secondo il quale, questa donna non era stata ispirata da Dio, come invece credevano i francesi, ma una diabolica incantatrice, uno strumento inviato da Satana per accecare il popolo e condurlo all’eresia. A riprova di ciò, egli cita la lettera inviata da re Enrico VI al duca di Borgogna e ai prelati francesi, nella quale vengono ripercorse le circostanze che avevano portato la strega di Francia alla morte sul rogo. Hall non riporta la notizia della gravidanza, ma si stupisce nel constatare fino a che punto Giovanna continuasse ancora a godere della stima incondizionata degli scrittori francesi, nonostante ciò che era emerso dalla sentenza del processo e, soprattutto, nonostante fosse del tutto priva delle naturali qualità che dovevano essere proprie di ogni donna. Ne consegue, pertanto, “that she was no sainct” (Ibid., p. 159).

Autore: Edward Hall (1496/97-1547)

Datazione: 1548

Ed Antiche: 1542 (Berthelet)

1547 (Richard Grafton)

1550 (Richard Jugge)

Ed. moderne: Hall’s Chronicle: Containing the History of England, During the Reign of Henry the Fourth, and the Succeeding Monarchs, to the End of the Reign of Henry the Eighth, in Which are Particularly Described the Manners and Customs of Those Periods. Carefully Collated with the Editions of 1548 and 1550. London, J. Johnson; F. C. and J. Rivington; T. Payne; Wilkie and Robinson; Longman, Hurst, Rees, and Orme; Cadell and Davies; and J. Mawman, 1809.
https://archive.org/stream/hallschronicleco00halluoft#page/n3/mode/2up
Riferimenti a Giovanna d’Arco: pp. 147-159.
https://archive.org/stream/hallschronicleco00halluoft#page/146/mode/2up

Hall’s Chronicle: Containing the History of England, During the Reign of Henry the Fourth, and the Succeeding Monarchs, to the End of the Reign of Henry the Eighth, in Which are Particularly Described the Manners and Customs of Those Periods. Carefully Collated with the Editions of 1548 and 1550. London, J. Johnson; F. C. and J. Rivington; T. Payne; Wilkie and Robinson; Longman, Hurst, Rees, and Orme; Cadell and Davies; and J. Mawman, 1809.
AMS Press Inc., New York, 1965.
http://babel.hathitrust.org/cgi/pt?id=mdp.49015000231820;view=1up;seq=5
Riferimenti a Giovanna d’Arco: pp. 147-159.
http://babel.hathitrust.org/cgi/pt?id=mdp.49015000231820;view=1up;seq=159


Commento: Kingsford, Lethbridge Charles, M.A., English Historical Literature in the Fifteenth Century, New York, published by Burt Franklin, 1913, pp. 261-265.
https://archive.org/stream/englishhistorica008156mbp#page/n283/mode/2up

“Shakespeare and Voltaire Set Fire to History” in Joan of Arc, a Saint for All Reason, Studies in Myth and Politics, Dominique Goy-Blanquet (ed.), Burlington, Ashgate, 2003, pp. 1-10.

Thurston, Herbert, “Blessed Joan of Arc in English Opinion”, in The Month, May, 1909, pp. 450-451.

Nazione: Inghilterra

Parole chiave

  • Storiografia, Edward Hall