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Descrizione: A dispetto dell’inesauribile quantità di fonti setacciate, tra le quali non manca il Foedera di Thomas Rymer, Smollett è assai meno dettagliato nel racconto della storia di Giovanna d’Arco. Come gli altri scrittori del suo tempo, egli presenta l’eroina come a “very surprising revolution” (T. Smollet, A Complete History of England, 1758, vol. IV, p. 412) nelle vicende politiche di Carlo VII, ma ripropone l’immagine della semplice contadinella di Domrémy che si reca da Baudricourt decisa a levare l’assedio di Orléans e a far incoronare il Delfino. Il dibattito sulla natura della sua missione ruota ancora una volta attorno alle ipotesi di un’autentica ispirazione divina e dello strumento utilizzato per scopi politici, un’idea, quest’ultima, assai più probabile per lo scrittore. Resta comunque innegabile il fatto che Giovanna era stata accolta come una messaggera divina, e che il riconoscimento del Delfino e il responso dei dottori di Poitiers avevano non soltanto avvalorato il carattere miracoloso della sua missione, ma anche predisposto ulteriormente i francesi a riporre la loro fiducia nella loro liberatrice. In questo modo, “the ſcheme, as in all probability it was, ſucceeded to the wiſh of the projector” (Ibid., p. 413), e le truppe francesi divennero presto impazienti di poter recuperare il loro onore sotto l’egida della loro campionessa.
Smollett non mette in discussione il naturale valore di questa virago e, a differenza di de Rapin, il quale giudicava poco credibile l’immagine della Pulzella a capo delle truppe, descrive una Giovanna che milita alla testa dei convogli, galvanizza i soldati e dopo la levata dell’assedio intraprende nuove battaglie per non lasciare affievolire un entusiasmo già alle stelle. Per contro, il panico e terrore impediscono agli inglesi non soltanto di sferrare un’offensiva efficace, ma anche di mantenere unite le loro forze. Di conseguenza, mentre i francesi sono sempre più convinti di essere assistiti dalla provvidenza, gli avversari persistono nella convinzione che Giovanna sia uno strumento del demonio: per Smollett, invece, la Pulzella non aveva fatto altro che alimentare e sfruttare la superstizione di entrambi gli eserciti.
Piuttosto sintetico sulle circostanze della cattura, l’autore non si dilunga sul processo di condanna, limitandosi a riferire brevemente quanto emerso dagli interrogatori, ma esprime comunque il suo disappunto per la condotta degli inglesi e del duca di Bedford, il quale non aveva esitato a sacrificare alle ragioni della politica e di vendetta e di superstizione una contadina analfabeta che si era adoperata per la salvezza della sua nazione.




Autore: Tobias George Smollett (1721-1771)

Datazione: 1757-1758

Ed. moderne: A Complete History of England, From the Descent of Julius Caesar to The Treaty of Aix La Chapelle, 1748. Containing the Transactions of One Thousand Eight Hundred and Three Years. By T. Smollett, M.D. The Third Edition. Volume the Third. London: Printed for James Rivington and James Fletcher; and R. Baldwin. 1758.
http://babel.hathitrust.org/cgi/pt?id=uva.x001639949;view=1up;seq=7
Riferimenti a Giovanna d’Arco: pp. 303-311.
http://babel.hathitrust.org/cgi/pt?id=uva.x001639949;view=1up;seq=319

Nazione: Inghilterra

Parole chiave

  • Racconto storico, Tobias Smollett