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Descrizione: Sulla scia degli altri scrittori del suo tempo, Mézeray inserisce l’eroina di Francia in una visione provvidenzialistica della storia nella quale Dio interviene per salvare la monarchia da lui stesso fondata, suscitando uno strumento di salvezza che va al di là di ogni umana speranza: una povera e ignorante pastorella educata fin dall’infanzia a servire Dio, che fu in grado di realizzare ciò che valorosi capitani non erano riusciti a portare a termine A quattordici anni, ella riceve il suo primo messaggio da San Michele, principe delle milizie celesti e custode della monarchia, il quale le manifesta subito i voleri del cielo: Giovanna era stata scelta per liberare la Francia dall’occupazione inglese e condurre il Delfino a Reims per la sua incoronazione. Una volta arrivata a Chinon con il beneplacito di Robert de Baudricourt, la Pulzella riconosce Carlo nascosto in mezzo ai cortigiani, convince i teologi della bontà delle sue intenzioni e ottiene la fiducia incontrastata dell’intera corte superando l’esame della verginità. Ad accrescere la sua fama di messaggera divina contribuiscono le profezie di Maria d’Avignone e di Merlino, ma per gli inglesi, Giovanna non è altro che la puttana degli Armagnacchi.
I suoi successi confermano quanto annunciato da lei stessa e dalle profezie; del tutto inutili si rivelano invece i tentativi di Bedford di rinforzare le truppe e di passare al contrattacco.
L’assalto di Parigi, iniziato senza il consenso della Pulzella, si conclude con un fallimento come da lei stesso predetto e segna una battuta d’arresto per i successi dei francesi. Ancora più drammatico è l’esito dell’assedio di Compiègne, portato avanti contro il volere divino e terminato in modo ancor più tragico con la cattura di Giovanna.
Lo storico condanna la malvagità e il desiderio di vendetta che spinge gli inglesi a infliggerle ogni genere di maltrattamenti e ad adoperarsi con ogni mezzo per far sì che fosse riconosciuta meritevole di essere condannata. E tuttavia, sottolinea Mézeray, Giovanna seppe affrontare il suo supplizio con lo stesso coraggio con il quale aveva combattuto, cambiando la sua morte indegna in un glorioso trionfo. Del tutto inverosimili e poco adatte all’eroina piena di Spirito Santo che descrive erano le minacce da lai rivolte agli inglesi pochi istanti prima dell’esecuzione; trovano invece riscontro nelle cronache a lei contemporanee gli eventi miracolosi relativi alla sua morte che hanno contribuito fin da subito alla costruzione del suo mito. Chiudono il breve resoconto di Mézeray un riferimento al processo di riabilitazione e alla terribile sorte riservata da Dio ai giudici che l’avevano condannata, come pure l’ormai consueto prospetto relativo agli di scrittori francesi e stranieri che avevano reso omaggio alla Pulzella.

Autore: François Eudes de Mèzeray (1610-1683)

Datazione: 1643-1651. II volume: 1646

Ed Antiche: Histoire de France depuis Faramond jusqu’au regne de Louis Le Juste. Enrichie, de plusieurs belles & rares Antiquitez, & de la vie des Reynes. Par le Sieur F. de Mezeray, Hiʃtoriographe de France. Nouvelle Edition. Tome second. A Paris, Denys Thierry, Jean Guignard, Claude Barbin, 1685.
Riferimenti a Giovanna d’Arco: pp. 613-619.
https://books.google.it/books?id=P5QjFu3OcUUC&printsec=frontcover&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=onepage&q&f=false

Commento: Krumeich, Gerd, Jeanne d’Arc à travers l’histoire, Paris, Albin Michel, 1993, pp. 31-33.

Nazione: Francia

Giovanna d’Arco, ritratto attribuito a Jean de Caumont, XVII secolo.
http://www.historial-jeannedarc.fr/fr/la-post%C3%A9rit%C3%A9-de-jeanne-d%E2%80%99arc