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Descrizione: Come Bénigne Griguette, anche Marc de Vulson, Sieur de la Colombière, aveva inserito Giovanna d’Arco nei suoi ritratti letterari ispirati ai dipinti della galleria del Palazzo Reale. Nell’epistola dedicatoria indirizzata a Monsignor Seguier, cancelliere di Francia, de Vulson precisava di aver voluto rendere accessibili a tutti i francesi le immagini di questi uomini e donne illustri, tanto cari e familiari al cardinale Richelieu, che erano divenuti gli “Angeli Tutelari” della Francia e che, grazie al loro valore, l’avevano trasformata nella più famosa e fiorente delle monarchie: l’autore spera pertanto che le storie di questi personaggi possano infondere al pubblico le stesse virtù che avevano contraddistinto le loro vite. Tra questi custodi del popolo e del regno, Giovanna d’Arco era stata lo strumento inviato da Dio per risollevare i francesi dalla polvere, la semplice pastorella che, come una seconda Giuditta, tagliò la testa all’Oloferne inglese per restituire al re legittimo il trono che aveva usurpato. Il racconto di de Vulson non pone limiti a tutto ciò che può enfatizzare l’aspetto miracoloso della vicenda e le qualità straordinarie dell’eroina: la sua Ieanne d’Ark ispira i suoi genitori ad accompagnarla da Baudricourt, riconosce il Delfino e riesce a persuadere sia lui che i teologi del carattere divino della sua missione. La sua prima vittoria si conclude con quasi cinquecento inglesi uccisi e la fuga degli altri soldati rimasti sul campo e il giorno seguente, Giovanna viene ferita alla spalla da una freccia che lei, prontamente, estrae addirittura con le sue mani, per poi riprendere la battaglia con una forza senza precedenti: “Bref, noſtre Amazône fit tant des merveilles, qu’elles fit lever le ſiege aux plus inſolens ennemis qui furent iamais, & qui deux iours auparauant ſe mocquoient d’elle, & l’appelloient par méchanceté la putain des Armagnacs” (De Vulson, Portraits, 1668, s. p.). L’autore manifesta tutto il suo sdegno per il trattamento disumano riservatole dagli inglesi dopo la sua cattura, ma sottolinea comunque che la maggior parte dei giudici del processo credevano alla sua innocenza e che la sua condanna scaturiva soltanto dal desiderio di vendetta dei suoi nemici. Dopo essersi soffermato sugli ultimi istanti della vita di Giovanna d’Arco, lo scrittore non manca di sottolineare il comportamento eroico di questa fanciulla che seppe affrontare la morte con lo stesso coraggio dei martiri. Il fuoco, tuttavia, non riuscì a consumare il suo cuore, rimasto intatto e sanguinante in mezzo alla cenere. De Vulson non trascura infine il destino postumo della sua ammirevole eroina, riabilitata dal decreto di Papa Callisto III e glorificata da autori di tutte le nazioni.

Autore: Marc de Vulson, Sieur de la Colombière (?-1658)

Datazione: 1650

Ed Antiche: Les portraits des hommes illustres françois qui sont peints dans la galerie du Palais cardinal de Richelieu, avec leurs principales actions et armes 6 Deviʃes. Ensemble les Abrégez historiques de leurs vies, composez par M. de Vulson, sieur de La Colombière. A Paris, chez François Mavger, 1668.
Riferimenti a Giovanna d’Arco: pp. 83-98.
https://books.google.it/books?id=XZpWh8cLfiIC&printsec=frontcover&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=onepage&q&f=false

Nazione: Francia

Giovanna d’Arco, incisione da un dipinto di Simon Vouet (1590 - 1649) per la galleria del cardinale Richelieu, in Marc de Vulson, Les portraits des hommes illustres françois qui sont peints dans la galerie du Palais cardinal de Richelieu, avec leurs principales actions et armes & Deviʃes, p. 84.
https://books.google.it/books?id=XZpWh8cLfiIC&printsec=frontcover&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=onepage&q&f=false