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Descrizione: La diaspora vichinga è un fenomeno di interazione culturale di grande interesse, prodot-tosi come conseguenza della particolare rete di rapporti economici, politici, culturali e artistici che andò configurandosi nel corso della temperie nota come èra vichinga, in seguito ai viaggi esplorativi e alle campagne di colonizzazione e di espansione commerciale intrapresi da navigatori scandinavi nell’arco di tempo compreso tra i secc. VIII e XII. Dalle isole britanniche agli empori commerciali del Baltico, dalle remote colonie di Islanda e Groenlandia alle nascenti formazioni territoriali nell’Europa orientale, prende vita una realtà culturale e linguistica fortemente integrata, pur nella frammentazione geografica, che conserva legami significativi con l’area d’origine scandinava e con le sue tradizioni. Tracce di questa matrice comune si riverberano nella sostanziale continuità, nello spazio e nel tempo, di motivi e di usanze, come nel caso dell’epigrafia runica, o nella permanenza di segni culturali solo parzialmente sbiaditi e camuffati dall’azione del tempo. Tra questi, i segni linguistici: nomi di persone, di luoghi e di popoli che offrono testimonianze precise di un particolare episodio di migrazione, di interazione e spesso di integrazione tra modelli culturali, lingue e linguaggi artistici differenti. Espressione di culture periferiche, le tradizioni epigrafiche e artistiche del Nord Europa germanico e celtico sono portatrici di una specificità destinata a stemperarsi e in molti casi a scomparire nell’incontro con la cultura egemone, di impronta mediterranea e classica, dell’Europa cristiana.

Nazione: Italia

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